Amare come Dio comanda


 

Avevo smesso di cercare l’amore, o forse avevo smesso di accoglierlo nel modo in cui arriva oggi: informe,

sfocato, senza intenzione, senza fondamento.

Troppa improvvisazione. Troppa leggerezza travestita da libertà. 

Relazioni nate come lasagne fatte di corsa: con la sfoglia sbagliata, il ragù a pezzi, la besciamella comprata al supermercato. 

Ma l’amore, quello vero, quello che nutre e sostiene, non è un’invenzione personale.
È una ricetta antica

Ha bisogno di fedeltà ai gesti, di precisione, di disciplina del cuore.

Come le lasagne alla bolognese, che non si fanno come ci pare.
Non si aggiusta la ricetta per comodità, non si cambia per capriccio.
Ha bisogno di fondi profondi e pazienti,  di un soffritto lento che non si scorda del tempo,
di una carne che si arrende alla cottura e si lascia attraversare, senza bruciare.

Ci vogliono ore, strati, e mani pulite. Ci vuole la sapienza dei gesti giusti al momento giusto.

E soprattutto, ci vuole la rinuncia. Rinunciare a mettere il pesto. Rinunciare alla mozzarella. Rinunciare a ogni

tentazione modaiola o personale, che crede di sapere meglio della tradizione. 

O stai cucinando le lasagne alla bolognese, o stai facendo un pasticcio.

E l’amore, ho capito, è la stessa cosa. O lo fai come Dio comanda, o stai solo incasinando la vita di qualcuno.

Ci vuole disciplina del cuore. E io non voglio più amori senza besciamella. Non voglio storie a strati molli.

Non voglio fuochi troppo alti che bruciano il fondo.

Voglio un amore che abbia il coraggio della precisione. Che sappia che amare me è una pratica sacra, come montare una teglia di lasagne alla bolognese: con rispetto, con cura, con ordine.

Commenti

Post più popolari