Il vero lusso è scegliere
Ci sono giorni in cui il mondo sembra muoversi fuori di te: mercati, fiere, passeggiate tra bancarelle improvvisate, risate che si riversano sui social come coriandoli lanciati al vento. Tu resti dentro, e un’eco sottile ti sussurra che forse stai mancando qualcosa, che la vita vera pulsa altrove.
Eppure non è così. Tu non sei fuori dal tempo: tu stai scegliendo.
Ogni rinuncia non è sottrazione ma alchimia, è il gesto segreto con cui proteggi la tua fiamma dall’essere dispersa in mille rivoli. Ogni “no” che pronunci al superfluo diventa un “sì” alla tua stessa sostanza. Restare con se stessi non è isolamento sterile: è raccoglimento, è il respiro che precede la creazione.
Così, mentre altri consumano ore in un moto inconsapevole, tu fabbrichi valore con le tue mani, intrecciando il bronzo e la memoria, la pietra e la malinconia. E quando cala la sera, puoi apparecchiare il tavolo come fosse un altare e offrirti un pasto che ha il sapore di un banchetto tanto desiderato: lumache alla Bourguignonne come preludio, un filetto di manzo incoronato da fonduta di ricotta mustia e tartufo, i broccoli trasfigurati in forma gentile, e infine vino dorato che bagna i cantucci e li fa pane e promessa.
Non c’è bisogno di guardare il portafoglio, perché sai che ogni boccone l’hai guadagnato con la dedizione del tuo tempo, con la fedeltà al tuo cammino.
Questo è il vero lusso: non il possesso ostentato, ma la libertà di concedersi ciò che si desidera senza chiedere permesso né fare i conti. È la consapevolezza che la rinuncia non è privazione, ma semina; che il silenzio non è vuoto, ma grembo.
Così mastico la mia vita: un boccone lento, pieno, che sa di libertà conquistata. E scopro che, nel segreto della rinuncia, germoglia sempre un lusso più profondo: quello di appartenere interamente a se stessi.



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