Vanessa

Mi sono svegliata.

Non saprei dire se sia stato un sogno a dissolversi o un velo a cadere, ma mi sono svegliata.

Davanti a me c’è una bambina.
Porta i capelli neri, tagliati a caschetto, le sopracciglia arcuate come un piccolo ponte, la pelle chiara come alabastro, e due occhi scuri, profondi, che mi osservano con una meraviglia antica.

«Non sei diventata una ballerina di danza classica?» mi domanda.
E' la domanda più innocente e più crudele allo stesso tempo.

Perché quella sono io, quella è la bambina che sognava tutù bianchi e palchi illuminati.

«No,» le rispondo. «La vita mi ha portato altrove. Non volteggio sulle punte, ma sono diventata una colonna. Una forza che sostiene gli altri, una presenza che regge il peso di chi non ce la fa.»

Lei piega la testa di lato e mi osserva a lungo.
«Quindi ti sei convinta di essere una pietra.»

Le sue parole mi trafiggono.
Guardo il mio corpo, robusto, fermo, forte come il granito.
Guardo il paesaggio attorno, una terra di pietre e rocce antiche.
Forse sì, mi sono adattata, come una roccia che si confonde tra le altre.

«E se tu non fossi nata pietra? Se fossi invece una farfalla? Una Vanessa Occhio di Pavone, con ali che nessuno ha mai visto?
Tu credi di essere pietra perché gli altri avevano bisogno che tu lo fossi. Ti sei protetta sotto il macigno che hai scambiato per parte del tuo corpo, e lì sopra di te si sono seduti in tanti: chi era stanco, chi era disperato, chi aveva bisogno di un appoggio. Ma tu… tu eri una farfalla. Quello che non hai mai fatto è volare.»

«Non saprei nemmeno da che parte iniziare».

«E' facilissimo, devi cercare i fiori. I luoghi che possano nutrirti, accogliere la tua leggerezza, riflettere i colori che finalmente avrai il coraggio di mostrare. Non devi sforzarti di diventare altro. Una farfalla non impara a volare: ricorda le sue ali. Tu le hai tenute chiuse, serrate sotto la pietra, per anni. Ora basta sollevarle al sole e il vento farà il resto. E ricorda,» mi sussurra, «le pietre restano dove sono, ma le farfalle aprono strade invisibili nell’aria. Ogni fiore che troverai sarà un frammento di casa. E la tua vera vita comincerà là, dove avrai il coraggio di andare.». 



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